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mercoledì 17 novembre 2010

E io apro un’impresa in una zona franca

 1. Che cosa sono le Zone Franche Urbane (Zfu)?
«Sono un esempio innovativo di fiscalità vantaggiose per imprenditori che vivono e lavorano in aree svantaggiate. Si ispirano a un’esperienza avviata in Francia a partire dal 1997. Nel nostro Paese sono state proclamate dal Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola il 28 ottobre. Obiettivi? Promuovere la creazione di nuove attività economiche e l’occupazione in aree considerate disagiate ma con potenzialità ancora inespresse. La vera scommessa è lo sviluppo complessivo del Paese: questo provvedimento, che guarda soprattutto al Sud, coinvolge anche aree che non sono ubicate nel Mezzogiorno».

2. Quali sono i comuni interessati?
Ecco le aree interessate suddivise per regione, in ordine alfabetico.
•    Pescara: Abruzzo.
•    Matera: Basilicata.
•    Rossano, Crotone, Lamezia Terme: Calabria
•    Mondragone, Napoli, Torre Annunziata: Campania
•    Velletri, Sora: Lazio
•    Ventimiglia: Liguria
•    Campobasso: Molise
•    Andria, Taranto, Lecce: Puglia
•    Iglesias, Cagliari, Quartu Sant’Elena: Sardegna
•    Catania, Gela, Erice: Sicilia
•    Massa Carrara: Toscana

3. Chi sono i beneficiari degli incentivi fiscali e previdenziali?
«In linea di massima, possono avere accesso alle agevolazioni le imprese create o trasferite nelle Zfu da meno di cinque anni che rispondano alla definizione di piccola impresa ai sensi dell’Unione Europea. Deve cioè trattarsi di aziende:
- con meno di 50 occupati e con un giro di affari nonché un bilancio annuale inferiori a 10 milioni di euro;
- nel caso siano società di capitali (Srl o Spa), che non siano controllate direttamente o indirettamente per più del 25% del capitale, con unico diritto di voto, né formate da un certo numero di imprese che non siano esse stesse Pmi;
- con almeno un terzo degli occupati residenti nelle Zone dell’agglomerato urbano interessate al provvedimento.

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