«Sono un esempio innovativo di fiscalità vantaggiose per imprenditori che vivono e lavorano in aree svantaggiate. Si ispirano a un’esperienza avviata in Francia a partire dal 1997. Nel nostro Paese sono state proclamate dal Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola il 28 ottobre. Obiettivi? Promuovere la creazione di nuove attività economiche e l’occupazione in aree considerate disagiate ma con potenzialità ancora inespresse. La vera scommessa è lo sviluppo complessivo del Paese: questo provvedimento, che guarda soprattutto al Sud, coinvolge anche aree che non sono ubicate nel Mezzogiorno».
2. Quali sono i comuni interessati?
Ecco le aree interessate suddivise per regione, in ordine alfabetico.
• Pescara: Abruzzo.
• Matera: Basilicata.
• Rossano, Crotone, Lamezia Terme: Calabria
• Mondragone, Napoli, Torre Annunziata: Campania
• Velletri, Sora: Lazio
• Ventimiglia: Liguria
• Campobasso: Molise
• Andria, Taranto, Lecce: Puglia
• Iglesias, Cagliari, Quartu Sant’Elena: Sardegna
• Catania, Gela, Erice: Sicilia
• Massa Carrara: Toscana
3. Chi sono i beneficiari degli incentivi fiscali e previdenziali?
«In linea di massima, possono avere accesso alle agevolazioni le imprese create o trasferite nelle Zfu da meno di cinque anni che rispondano alla definizione di piccola impresa ai sensi dell’Unione Europea. Deve cioè trattarsi di aziende:
- con meno di 50 occupati e con un giro di affari nonché un bilancio annuale inferiori a 10 milioni di euro;
- nel caso siano società di capitali (Srl o Spa), che non siano controllate direttamente o indirettamente per più del 25% del capitale, con unico diritto di voto, né formate da un certo numero di imprese che non siano esse stesse Pmi;
- con almeno un terzo degli occupati residenti nelle Zone dell’agglomerato urbano interessate al provvedimento.
Nessun commento:
Posta un commento