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mercoledì 17 novembre 2010
Fattore K
Fattore K Nella Corea del Sud si producono i cellulari Samsung, i televisori Lg e le auto Hyundai, eppure nessuno lo sa. Stesso discorso per Yeosu, città costiera sudcoreana a un’ora di volo da Seul: ha sbaragliato Tangeri nella corsa per l’Expo 2012 (www.expo2012.or.kr), ma nessuno sa dove sia. In Italia, dopo i Mondiali di calcio del 2002 in cui gli azzurri sono stati sconfitti, l’argomento è quasi tabù: eppure la Corea del Sud è la quarta economia dell’Asia e la 15ª del mondo, con un Pil procapite vicinissimo al nostro e quattro volte superiore a quello della Cina. La classifica Doing Business della Banca mondiale relativa all’anno 2010 le ha fatto guadagnare quattro posizioni rispetto all’anno scorso, classificandola al 19° posto. E il Fondo monetario internazionale ha stimato che a Seul nei prossimi mesi l’economia crescerà del 4,6%. «Lo sviluppo del 2010 dovrebbe confermarsi al 2,9%» attesta Claudio Pellegatta, responsabile investimenti in Corea della filiale italiana Kotra (Korean Business Center, www.kotra.it). Solo un anno fa non ci avrebbe scommesso nessuno: perché dopo i disastri dei subprime americani la nazione leader nella costruzione di schermi al plasma aveva subito segnato un trimestre a -5,1%. Ma alla Corea sono bastate due stagioni per far scomparire il segno “meno” dai conti nazionali, e la fine del 2009 ha registrato valori superiori a quelli antecedenti il patatrac mondiale: al punto che gli osservatori hanno commentato come il tonfo di fine 2008 possa essere considerato una semplice pausa. È stata poi lodata l’accortezza governativa, che ha deprezzato in modo pilotato la valuta locale rispetto al dollaro per far ripartire le esportazioni, vero motore trainante del Paese. «In questo senso sono da leggere i tanti accordi di libero commercio che il Governo stringe con gli Stati Uniti, Europa, Singapore, Cile, Giappone...» sottolinea Pellegatta.
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